Testo di Giulio Cesare Croce
Riscrittura di Maurizio Garuti
Elio, voce narrante | Vincenzo Capezzuto, voce
Soqquadro Italiano
Luciano Orologi, fiati e arrangiamenti
Simone Vallerotonda, tiorba e chitarra barocca
Marco Forti, contrabbasso
Leonardo Ramadori, percussioni
Fabio Fiandrini, live electronics
Gruppo Ocarinistico Budriese
Leonardo Carbone
Fabio Galliani
Marco Venturuzzo
Emiliano Bernagozzi
Samuele Mantovani
Giovanni Gherardi
Alberto Ciarrocca
e con la partecipazione dell’attore Andrea Maffetti
Set-up e video: Cristina Spelti
Audio design: Corrado Cristina
Una riscrittura in chiave contemporanea dell’opera originale di Giulio Cesare Croce ad opera di Maurizio Garuti: una fiaba musicale in cui la tradizione musicale del Cinque-Seicento si sposa con la versatilità dell’ocarina dando forma a uno spettacolo storicamente informato, colorato dal sound di uno dei più abili ensemble crossover del panorama europeo, su cui si eleva la performance del mattatore, dal multiforme talento, ELIO, assieme a Vincenzo Capezzuto e Soqquadro Italiano, al Gruppo Ocarinistico Budriese e all’attore Andrea Maffetti.
Il risultato è uno spettacolo in cui lasciarsi travolgere, farsi commuovere dalle disavventure di Bertoldo e ridere – di lui e con lui – per l’ironia con cui le affronta.
Le avventure del popolano Bertoldo consegnano a una fama duratura il ritratto dell’uomo povero ma libero che, armato solo delle intuizioni di un’intelligenza guidata dal buon senso, riesce a evitare le trappole e gli inganni di un potere arbitrario e pretestuoso, fino a salvarsi da un’ingiusta condanna a morte.
Giulio Cesare Croce le raccontava accompagnandosi con la sua lira, nelle piazze e nelle corti italiane, offrendo svago e insegnamento ai presenti con la verve del suo linguaggio immediato e spontaneo e con una freschezza che ha saputo tramandare attraverso i secoli fino a noi. Maurizio Garuti ha saputo tradurre in una lingua fresca, viva e contemporanea, ambientando la narrazione, le vicissitudini, le malefatte e le gag dell’opera originaria a una sensibilità contemporanea e pop.
La colonna musicale del progetto alternerà canzoni, arie e danze dal repertorio profano e sacro del Cinque e Seicento, opportunamente rivisitate, con un occhio rivolto in particolare alla produzione degli autori bolognesi dell’epoca.
BERTOLDO IN SCENA
Istruzioni per l’uso
di Maurizio Garuti
“Le sottilissime astuzie di Bertoldo” è la più celebre e compatta delle tre novelle contenute in “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” di Giulio Cesare Croce (autore della terza è in realtà Tommaso Banchieri.)
È anche quella che più si presta a una messa in scena. Appare a tutto tondo l’eroe della saga (Bertoldo), e c’è una esile trama narrativa, anche se spesso il dialogo è “finto” e le battute sono puri pretesti per piazzare boutade, arguzie, bizzarrie.
Tuttavia, questo testo del 1606, senza un lieve restyling, forse mal si presterebbe a una lettura pubblica. Perché sono cambiati gli spettatori, è cambiata la lingua, sono cambiati i tempi narrativi, ecc.
Ho cercato di trarre da questa opera un testo godibile per il pubblico di oggi. Ciò senza tradire la lingua originaria del protagonista, snellendo il passaggio fra le scene, e rimarcando il contrasto fra Bertoldo e il Re: l’uomo comune e il potere, un contrasto sempre attuale: oggi come in tutti i tempi.
In concreto, per fare questa operazione ho utilizzato in larga misura il testo originario, eliminando le formulazioni più inattuali e qualche appesantimento nella narrazione, intervenendo con delicatezza sulla lingua, senza privarla dell’aura e del tono che la caratterizzano, in modo tale che uno spettatore di oggi possa capire il testo dalla prima all’ultima parola, e presumibilmente possa divertirsi.
Ho quindi asciugato la trama narrativa, evidenziandone i punti salienti e lievemente forzando alcuni passaggi, per tenere avvinto l’interesse dello spettatore. L’ultimo intervento è stato sulle battute: ne ho inserite alcune di mia invenzione (ma verosimilmente bertoldesche) per accentuare qualche situazione comica, e aggiunte altre non presenti nel Croce ma provenienti dal vasto repertorio novellistico-popolaresco-carnevalesco dal quale lo stesso Croce attingeva. Infine, ho eliminato battute e situazioni ormai troppo lontane dalla sensibilità moderna.
Come si diceva, il dialogo resta molto simile a un monologo.
Un solo attore può rendere con maggiore efficacia l’andamento del parlato fra i due protagonisti, dove Bertoldo è quasi sempre dominante, mentre l’altro svolge una parte quasi ancillare anche se è il Re.
Gli indovinelli, i trabocchetti, le invenzioni sono le risorse di sopravvivenza per il bifolco. E il testo diventa una prova di virtuosismo per un attore mattatore.
Maurizio Garuti
Lo spettacolo, realizzato da Fondazione Entroterre in collaborazione con ATER, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna L. 2/2018, è una produzione della linea progettuale “Reboot”, nell’ambito di Ocarina Factory.
Platea e Galleria
Intero online 30€
Intero in loco 32€
Ridotto online 27€
Ridotto in loco 29€
Soci FITeL, Arci e possessori di Card Cultura.
Under18
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Persone con disabilità
Gli eventuali accompagnatori, previa documentazione, entrano gratuitamente.
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