Simone Grassi e Francesco Coiro presentano il prodotto della loro ricerca sulla storia e la diffusione dell’ocarina nel mondo: un avventuroso racconto, appassionante e storicamente informato, firmato dalle penne congiunte di due budriesi Doc.

sinossi

Nata da un incontro casuale con un costruttore portoghese di strumenti musicali durante il Festival Internazionale 2019, questa ricerca si propone di seguire le tracce che l’ocarina ha lasciato in Portogallo e in Brasile pochi anni dopo la sua invenzione, verso la fine del XIX secolo. A seguito della tournée europea del primo gruppo ocarinistico budriese “I montanari dell’Appennino” cominciata nel 1873, si generò nei paesi esteri un notevole interesse per questo nuovo strumento, e il Portogallo fu uno tra quelli che più ne colse l’entusiasmo, tale da ispirare la nascita di numerosi gruppi ocarinistici sparsi per tutto il territorio. Fra i vari, la Sociedade de Conciertos de Ocarinas fu quello che ottenne più notorietà, riproponendo brani di repertorio e costumi del settimino originale di Budrio. Il suo successo fu tale da esportare la moda di questo strumento oltreoceano, in terra brasiliana, dove sorgeranno altri gruppi che subiranno così l’influenza di
quello budriese, “filtrata” da quello portoghese.
Questa ricerca cerca per la prima volta di mappare i gruppi ocarinistici sorti prima in Portogallo e poi in Brasile sul finire dell’800, ritrovando nomi dei musicisti, esibizioni e repertori dimenticati, evidenziando peculiarità emulative e innovative dei settimini, e rivoluzionando le prospettive storiografiche budriesi fino ad ora note.

L’evento

Nel secondo giorno di Ocarithon, la Sala Ottagonale delle Torri dell’Acqua ospita l’ampliamento del discorso iniziato il giorno precedente con solisti ed ensemble, ognuno con la propria storia e provenienza: e così, ben cinque tradizioni musicali e lingue diverse si intrecciano sul e fuori dal palco.

Cinque paesi, tradizioni musicali e modi di pensare: barriere che l’ocarina contribuisce ad abbattere, riunendo in un’unica performance.


L’ingresso è gratuito e libero, potrete entrare e uscire in qualunque momento. Le performance inizieranno alle 10:30 e avranno una durata approssimativa di 30 minuti l’una.


Scaletta

PRIMO TURNO (inizio 10:30)
Ahn Dawoon
Quintetto Tonpfiff
Fabio Galliani e Cantaluna

SECONDO TURNO (inizio 15:30)
Gruppo Ocarinistico Budriese, in quartetto
Ro Seung-jin
Duo Carpanelli-Figoni
Michele Carnevali e Francesco Cimatti

17:30 > pausa

Stefan Christiansen
Duo Futari (Gabriele Monachesi – Felix Lampe)
Ocarina Ensemble di Budrio

L’evento

La musica irlandese è al tempo stesso musica dance e tradizione sociale: attraverso il repertorio comune, gruppi di persone, anche sconosciuti, si riuniscono per suonare e ballare assieme. La musica irlandese è ‘fluente’, tradizionalmente appresa a orecchio, e spesso varia tra i musicisti.

In questo laboratorio, tenuto da Robert Hickman, imparerai come adattare la musica irlandese all’ocarina in modo simpatico, compreso l’intento della musica, riconoscendo i diversi tipi di melodia (Polkas, Jigs, Hornpipes e Reels) e imparando a decorarle con i molti tipi di articolazioni dita e ornamenti utilizzati all’interno della tradizione.

Anche se non è comune all’interno della tradizione, le ocarine funzionano alla grande per la musica irlandese e consentono alcune possibilità ornamentali che non sono facilmente raggiungibili sull’idiomatico tin whistle o sul semplice flauto.

Questo è un workshop con piena partecipazione del pubblico: l’insegnamento sarà principalmente a orecchio, con spartiti disponibili per dare le ‘ossa’ della musica. I brani verranno adattati ad una singola ocarina da Alto C. Il laboratorio sarà in lingua inglese (con l’ausilio di un’interprete) e avrà una durata di circa due ore.

Robert hickman

Robert Hickman ha iniziato a suonare musica irlandese e altri tipi di musica folk strumentale sull’ocarina nel 2011, adattando il suo stile dalla tecnica del tin whistle e da allora partecipa regolarmente in concerti. Ha scritto il libro ‘Serious Ocarina Player’. Costruttore, ha realizzato strumenti per soddisfare le esigenze della musica irlandese con una curva di respiro minima, timbro e volume bilanciati sulla loro gamma.

L’evento

La musica irlandese è al tempo stesso musica dance e tradizione sociale: il repertorio comune diventa occasione per riunirsi, anche tra sconosciuti, per suonare e ballare assieme. La musica irlandese è ‘fluente’, tradizionalmente appresa a orecchio, e spesso varia tra i musicisti.

In questo laboratorio, tenuto da Robert Hickman, imparerai ad adattare la musica irlandese all’ocarina, comprendendo i diversi tipi di melodie (Polkas, Jigs, Hornpipes e Reels) e imparando a decorarle con i molti tipi di articolazioni dita e ornamenti come insegna la tradizione.

Anche se inusuali, le ocarine si sposano perfettamente con le sonorità della musica irlandese e consentono alcune possibilità ornamentali che non sono facilmente raggiungibili all’idiomatico tin whistle o al flauto semplice.

Questo è un workshop con piena partecipazione del pubblico: l’insegnamento sarà principalmente a orecchio, con spartiti disponibili per dare le ‘ossa’ della musica. I brani verranno adattati ad una singola ocarina da Alto C.
Il laboratorio sarà in lingua inglese e avrà una durata di circa due ore.

Robert hickman

Robert Hickman ha iniziato a suonare musica irlandese e altri tipi di musica folk strumentale sull’ocarina nel 2011, adattando il suo stile dalla tecnica del tin whistle e da allora partecipa regolarmente in concerti. Ha scritto il libro ‘Serious Ocarina Player’. Costruttore, ha realizzato strumenti per soddisfare le esigenze della musica irlandese con una curva di respiro minima, timbro e volume bilanciati sulla loro gamma.

In caso di tutto esaurito, il laboratorio sarà replicato il 14 aprile.

L’evento

Dalla Cina alla Corea fino agli Stati Uniti: il suono dell’ocarina ha conquistato e ispirato il percorso artistico di moltissimi musicisti ed ensemble.

In questa speciale serata al Teatro Consorziale, avremo il privilegio di ascoltare alcune tra le realtà più peculiari del panorama mondiale, le quali hanno tradotto con sorprendente varietà la profonda poesia dello strumento budriese.

Le loro esibizioni, curiose e inaspettate prove della capacità e del potere che l’ocarina ha avuto e ha tutt’ora nel creare un ponte tra mondi, culture, popoli.


Jingya LIu

Nata in Cina, oggi vive negli Stati Uniti. Attiva dal 2007, è stata una dei primi suonatori di ocarina nella Cina continentale. Si concentra sulla promozione della cultura musicale cinese e si è esibita in molti eventi internazionali dal 2010. È stata direttore esecutivo dell’Ocarina Art Society cinese per 12 anni. Ora, Ms. Liu è membro del consiglio della Washington Chinese Traditional Orchestra ed è un’artista musicale influente nell’area metropolitana di Washington negli Stati Uniti.

Programma

  1. Trails of the Angels composizione originale di flauto e piano di Yue Chen e Ke Ma 
  2. Fade Away composta da Jay Chou 
  3. Variations on Merry Go Ground of Life composta da Joe Hisaishi 

Korean Ocarina SEPTET Ensemble

Programma

  1. Voci di Primavera, Johann Strauss Ⅱ
  2. Military Polonaise, in La maggiore, op.40-1, Chopin
  3. The Whistler and his dog, Pryor
  4. Colonna sonora de “I Pirati dei Caraibi”
  5. Trisch Tratsch Polka, Johann Strauss II

Steven Higbee

Steven Higbee è un polistrumentista specializzato principalmente in fiati. Ha eseguito una vasta gamma di musica, che spazia dalla classica, al jazz, e la musica da videogiochi e film. Dal 2018 collabora con centinaia di musicisti online, registrando per vari singoli, album e persino videogiochi.
L’esperienza di Steven come ocarinista è iniziata nel 2015 dopo un’inaspettata scoperta su YouTube: da allora non si è fermato, fondando pochi anni dopo Ocabanda, il primo settimino statunitense da anni.
Dopo le prove e le esibizioni con questo gruppo di musicisti, Steven è stato ispirato a continuare i suoi progressi sull’ocarina, imparando non solo a eseguire pezzi molto più difficili, ma anche ad arrangiare e comporre per l’ocarina. Con i suoi progetti e le sue performance, spera non solo di mostrare la bellezza del suono dell’ocarina, ma anche di ispirare più persone a prendere e imparare lo strumento.

Programma

  1. Reset ~ Thank You dal videogioco “Okami”, composta da Ayaka Hirahara e arrangiata Steven Higbee
  2. A Distant Land, composta da Steven Higbee
  3. Café 1930, composta da Astor Piazzolla

Orchestra d’ocarina coreana

Programma

  1. Spring in my hometown, brano tradizionale coreano
  2. The Four seasons “Spring”, musiche arrangiate da Emiliano Bernagozzi 
  3. Isle of Capri, musiche arrangiate da Emiliano Bernagozzi
  4. Sarabande Handel
  5. William Tell Overture, musiche arrangiate da Emiliano Bernagozzi

L’evento

L’appuntamento-firma del rinnovato Festival dell’Ocarina: la Maratona delle Ocarine!

Otto formazioni provenienti da tutto il mondo si alternano nella suggestiva Sala Ottagonale alle Torri dell’Acqua: più di quattro intense ore di esibizioni (tranquilli, con la pausa), in cui lo strumento nato a Budrio si racconta nelle molteplici vesti del suo lungo viaggio, fino al Paese del Sol Levante.


L’ingresso è gratuito e libero, potrete entrare e uscire in qualunque momento. Le performance inizieranno alle 15:00 e avranno una durata approssimativa di 30 minuti l’una.


Scaletta

PRIMO TURNO
Chisato Nakahara e Asaka Shirai
Melos Bene Ocarina Quartet
Jubo Due (Wayne Hankin & Kate Barnes)
Daniel Schmid

17:00 > pausa

SECONDO TURNO
Settimino Suono di Cielo
Brian Blauch
Hye-eun Kim & Hye-jin Seo
Haruna Shiina & Ayako Yamada