Il progetto “Ocarinando” dell’Associazione Diapason Progetti Musicali APS porta la musica nelle scuole, e questa giornata ne è il degno coronamento. Ocarinisti esperti, allievi e docenti si incontrano in varie esibizioni.
In questa mattina si esibiranno gli allievi del programma “Suoniamo l’ocarina”.
Promosso dall’Associazione Progetti Musicali APS, “Suoniamo l’ocarina” è un progetto di Educazione Musicale rivolto alle scuole primarie di Budrio, Mezzolara e Vedrana, offerto gratuitamente dal Comune di Budrio alle classi terze. I suoi obiettivi:
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In questa seconda parte del progetto creato e coordinato dall’Associazione Diapason Progetti Musicali, gli allievi dei programmi Ochitamb (bambini dagli 8 agli 11 anni), SenzatempO (corso degli adulti), le ragazze e i ragazzi di OcarinOrchestra (studentesse e studenti dell’IC16 Bologna) e altri allievi provenienti dalle scuole primarie e secondarie del territorio, coronano i loro percorsi didattici.
Si uniscono a loro due speciali ospiti dal Giappone, il duo Fiori di Hiroshima.
Un evento che congiunge culture e tradizioni diverse, in cui l’ocarina diviene il catalizzatore di amicizia e vicinanza.
I brani eseguiti inneggiano all’ocarina e alla sua città natale, Budrio.
E’ il grande ensemble vocale e strumentale dell’IC16 Bologna che unisce ed integra l’Ocarina con gli strumenti del percorso ad indirizzo musicale della scuola ed altri suonati autonomamente dai ragazzi: il risultato è una cangiante formazione in cui tutti gli esecutori cantano e suonano.
Il repertorio prescelto – prevalentemente di musica etnica – è rielaborato appositamente per questa unica formazione, prevedendo ampi margini di co-costruzione e di improvvisazione con le ragazze ed i ragazzi.
Dirige la Prof.ssa Elide Melchioni
I anno + II anno + Intermedio + OEBU
II anno + Intermedio + OEBU
Intermedio + OEBU
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Originaria della Baviera e diffusa in Europa alla fine del XIX secolo, la cetra fu successivamente adottata dai monaci benedettini francesi per l’accompagnamento del canto liturgico, che iniziarono quindi a costruirla in modo sistematico, a partire dagli anni ‘70.
Per via “monastica” la cetra arrivò poi anche in Giappone, dove ottenne da subito un gran successo grazie alla profonda cultura musicale del paese.
Il laboratorio si concentra sulla storia e sulle metodologie costruttive del salterio ad accordi (cetra). I partecipanti avranno l’opportunità di approfondire il meccanismo dello strumento, il suo funzionamento, l’accordatura e le tecniche di manutenzione.
Durante il laboratorio, ai partecipanti saranno presentati diversi repertori e verrà offerta loro la possibilità di sperimentare direttamente la pratica musicale su vari modelli di cetra.
Il laboratorio è tenuto da Luca Panetti, costruttore di organi a canne e cetre fin dal 1998, e ha il supporto tecnico di Asaka Shirai, famosa interprete del salterio ad accordi.
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Lorenzo Nadalin, in arte Godblesscomputers, e Fabio Galliani, la musica elettronica e l’ocarina.
Un incontro quanto mai inaspettato, ma colmo di sorprendenti armonie, tanto da incarnare lo spirito dell’ormai iconico Party del Festival dell’Ocarina.
Superare tutti gli schemi e ignorare i confini che in realtà esistono solo nelle nostre menti: Godblesscomputers e Fabio Galliani, anche stavolta, sono pronti a dimostrare quanto si può andare lontano semplicemente aprendosi a nuove possibilità.
Lo spettacolo, realizzato da Fondazione Entroterre grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna L. 2/2018, è una produzione della linea progettuale “Reboot”, nell’ambito di Ocarina Factory.
Posto unico non numerato
Intero online 10€
Intero in loco 15€
Ridotto online 8€
Ridotto in loco 12€
Soci FITeL, Arci e possessori di Card Cultura.
Under18 e residenti del Comune di Budrio
Per richiedere il biglietto ridotto, i residenti del Comune di Budrio e gli under18 devono compilare il form, cliccando qui
Persone con disabilità
Gli eventuali accompagnatori, previa documentazione, entrano gratuitamente.
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Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione Italiana e celebrando il trentennale della pubblicazione dello storico album collettivo ‘Materiale Resistente’ e il ventennale del disco d’oro ‘Appunti Partigiani’, i Modena City Ramblers giungono a Budrio con il progetto ‘Appunti Resistenti’, un tour che vedrà protagoniste le canzoni che nella sua ultra trentennale carriera la band ha dedicato al tema della lotta di Resistenza e ai valori dell’Antifascismo, oltre che quattro nuovi brani che rappresentano un nuovo capitolo del percorso artistico ispirato a queste tematiche, così legate all’identità dei “Ramblers”.
Non mancheranno, naturalmente, i ‘cavalli di battaglia’ che infiammano le platee d’Italia e non solo, ma il concerto sarà più che mai un gioioso e convinto evento musicale Resistente e Militante, con quei brani che, in questi tempi di preoccupante deriva sociale e politica, diventano ogni sera il canto di un solo Popolo che si riconosce nella Costituzione e nelle idee fondatrici della nostra Repubblica, perché vissuti in una sorta di laica comunione di orizzonti che cancella palco e distanze.
Le canzoni non possono che essere piccole tracce, poco più che appunti sonori di quel viaggio partito ancora prima del 1945, l’anno della Liberazione, un viaggio molte volte iniziato con scarpe rotte e il solo bagaglio di un grande Ideale, un viaggio che oggi si perpetua nella Democrazia grazie al sacrificio di tanti e la lotta di un Popolo. Canzoni come modesti atti di memoria, il cui valore artistico può essere opinabile, ma che appartengono alla cultura e alla tradizione, e il cui peso si è consolidato in un certo immaginario militante.
Porta con te la tua ocarina e suona Bella Ciao assieme ai Modena City Ramblers!
Non conosci le note? Scarica qui lo spartito!
Platea e Palchi di 1° ordine
Intero online 15€
Intero in loco 16€
Ridotto online 13,50€
Ridotto in loco 14,50€
Prima galleria
Intero online 13€
Intero in loco 14€
Ridotto online 12€
Ridotto in loco 12,50€
Seconda e terza galleria – palchi di 2° ordine
Intero online 11€
Intero in loco 12€
Ridotto online 10€
Ridotto in loco 11€
Soci FITeL, Arci e possessori di Card Cultura.
Under18 e residenti del Comune di Budrio
Per richiedere il biglietto ridotto, i residenti del Comune di Budrio e gli under18 devono compilare il form, cliccando qui
Persone con disabilità
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Testo di Giulio Cesare Croce
Riscrittura di Maurizio Garuti
Elio, voce narrante | Vincenzo Capezzuto, voce
Soqquadro Italiano
Luciano Orologi, fiati e arrangiamenti
Simone Vallerotonda, tiorba e chitarra barocca
Marco Forti, contrabbasso
Leonardo Ramadori, percussioni
Fabio Fiandrini, live electronics
Gruppo Ocarinistico Budriese
Leonardo Carbone
Fabio Galliani
Marco Venturuzzo
Emiliano Bernagozzi
Samuele Mantovani
Giovanni Gherardi
Alberto Ciarrocca
e con la partecipazione dell’attore Andrea Maffetti
Set-up e video: Cristina Spelti
Audio design: Corrado Cristina
Una riscrittura in chiave contemporanea dell’opera originale di Giulio Cesare Croce ad opera di Maurizio Garuti: una fiaba musicale in cui la tradizione musicale del Cinque-Seicento si sposa con la versatilità dell’ocarina dando forma a uno spettacolo storicamente informato, colorato dal sound di uno dei più abili ensemble crossover del panorama europeo, su cui si eleva la performance del mattatore, dal multiforme talento, ELIO, assieme a Vincenzo Capezzuto e Soqquadro Italiano, al Gruppo Ocarinistico Budriese e all’attore Andrea Maffetti.
Il risultato è uno spettacolo in cui lasciarsi travolgere, farsi commuovere dalle disavventure di Bertoldo e ridere – di lui e con lui – per l’ironia con cui le affronta.
Le avventure del popolano Bertoldo consegnano a una fama duratura il ritratto dell’uomo povero ma libero che, armato solo delle intuizioni di un’intelligenza guidata dal buon senso, riesce a evitare le trappole e gli inganni di un potere arbitrario e pretestuoso, fino a salvarsi da un’ingiusta condanna a morte.
Giulio Cesare Croce le raccontava accompagnandosi con la sua lira, nelle piazze e nelle corti italiane, offrendo svago e insegnamento ai presenti con la verve del suo linguaggio immediato e spontaneo e con una freschezza che ha saputo tramandare attraverso i secoli fino a noi. Maurizio Garuti ha saputo tradurre in una lingua fresca, viva e contemporanea, ambientando la narrazione, le vicissitudini, le malefatte e le gag dell’opera originaria a una sensibilità contemporanea e pop.
La colonna musicale del progetto alternerà canzoni, arie e danze dal repertorio profano e sacro del Cinque e Seicento, opportunamente rivisitate, con un occhio rivolto in particolare alla produzione degli autori bolognesi dell’epoca.
BERTOLDO IN SCENA
Istruzioni per l’uso
di Maurizio Garuti
“Le sottilissime astuzie di Bertoldo” è la più celebre e compatta delle tre novelle contenute in “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” di Giulio Cesare Croce (autore della terza è in realtà Tommaso Banchieri.)
È anche quella che più si presta a una messa in scena. Appare a tutto tondo l’eroe della saga (Bertoldo), e c’è una esile trama narrativa, anche se spesso il dialogo è “finto” e le battute sono puri pretesti per piazzare boutade, arguzie, bizzarrie.
Tuttavia, questo testo del 1606, senza un lieve restyling, forse mal si presterebbe a una lettura pubblica. Perché sono cambiati gli spettatori, è cambiata la lingua, sono cambiati i tempi narrativi, ecc.
Ho cercato di trarre da questa opera un testo godibile per il pubblico di oggi. Ciò senza tradire la lingua originaria del protagonista, snellendo il passaggio fra le scene, e rimarcando il contrasto fra Bertoldo e il Re: l’uomo comune e il potere, un contrasto sempre attuale: oggi come in tutti i tempi.
In concreto, per fare questa operazione ho utilizzato in larga misura il testo originario, eliminando le formulazioni più inattuali e qualche appesantimento nella narrazione, intervenendo con delicatezza sulla lingua, senza privarla dell’aura e del tono che la caratterizzano, in modo tale che uno spettatore di oggi possa capire il testo dalla prima all’ultima parola, e presumibilmente possa divertirsi.
Ho quindi asciugato la trama narrativa, evidenziandone i punti salienti e lievemente forzando alcuni passaggi, per tenere avvinto l’interesse dello spettatore. L’ultimo intervento è stato sulle battute: ne ho inserite alcune di mia invenzione (ma verosimilmente bertoldesche) per accentuare qualche situazione comica, e aggiunte altre non presenti nel Croce ma provenienti dal vasto repertorio novellistico-popolaresco-carnevalesco dal quale lo stesso Croce attingeva. Infine, ho eliminato battute e situazioni ormai troppo lontane dalla sensibilità moderna.
Come si diceva, il dialogo resta molto simile a un monologo.
Un solo attore può rendere con maggiore efficacia l’andamento del parlato fra i due protagonisti, dove Bertoldo è quasi sempre dominante, mentre l’altro svolge una parte quasi ancillare anche se è il Re.
Gli indovinelli, i trabocchetti, le invenzioni sono le risorse di sopravvivenza per il bifolco. E il testo diventa una prova di virtuosismo per un attore mattatore.
Maurizio Garuti
Lo spettacolo, realizzato da Fondazione Entroterre in collaborazione con ATER, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna L. 2/2018, è una produzione della linea progettuale “Reboot”, nell’ambito di Ocarina Factory.
Platea e Palchi di 1° ordine
Intero online 33€
Intero in loco 35€
Ridotto online 30€
Ridotto in loco 32€
Prima galleria
Intero online 29€
Intero in loco 31€
Ridotto online 26€
Ridotto in loco 28€
Seconda e terza galleria – palchi di 2° ordine
Intero online 25€
Intero in loco 27€
Ridotto online 22€
Ridotto in loco 23€
Soci FITeL, Arci e possessori di Card Cultura.
Under18 e residenti del Comune di Budrio
Per richiedere il biglietto ridotto, i residenti del Comune di Budrio e gli under18 devono compilare il form, cliccando qui
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Una speciale funzione, promossa dall’Associazione Chiesa Evangelica La Piazza, in onore del significato simbolico e storico dell’ocarina per la comunità budriese.
Il Pastore Ed Mezzetti, ultimo discendente di una lunga stirpe di ocarinisti, intesserà un racconto che attraversa anni, generazioni, legami famigliari, che per il solo motivo di esserci nati rende noi e i nostri figli eterni eredi. Ad allietare la funzione, gli ocarinisti della Scuola Comunale di Ocarina Vincenzino Grimaldi che suoneranno l’inno cristiano “Amazing Grace – Stupenda Grazia”.
A seguire, delizioso pic-nic al Centro Sociale e Culturale di Budrio “La Magnolia”.
Frutto di due percorsi extracurricolari dell’Istituto Comprensivo di Budrio, in collaborazione decennale con il Comune della città, il progetto è orientato ad ampliare la realtà museale da “vetrina” a vero e proprio laboratorio, formando i ragazzi ad essere guide e intrattenitori.
Accanto allo studio e all’esposizione ai turisti, gli alunni compongono e preparano un repertorio per l’ocarina legato al territorio, volto a potenziare le abilità strumentali, espressive e comunicative in pubblico, contribuire alla realizzazione di eventi valorizzanti il territorio di Budrio e condividere conoscenze su aspetti significativi di storia locale.
Il progetto “Ocarinando” dell’Associazione Diapason Progetti Musicali APS porta la musica nelle scuole, e questa giornata ne è il degno coronamento. Ocarinisti esperti, allievi e docenti si incontrano in ben cinque esibizioni.
Apre il Melos Bene Ocarina Quartet, mirabile quartetto dalla lontanissima Corea, ma già da diversi anni ospite fisso nell’ambiente ocarinistico italiano. Nati nel 2020, portano un repertorio che stupisce per originalità e inventiva.
Seguono gli allievi delle scuole dell’Associazione Diapason Progetti Musicali APS.
Punto di riferimento per l’insegnamento musicale budriese (e non solo), l’Associazione porta in esibizione tre gruppi di studio: i ragazzi e i docenti di “Ochitamb”, il corso per adulti “SenzatempO” e il gruppo della Scuola di Ocarina “Vincenzino Grimaldi” (bambini dagli 8 ai 12 anni).
Converge OcarinOrchestra, il grande ensemble vocale e strumentale dell’IC16 Bologna che unisce ed integra l’Ocarina con gli strumenti del percorso ad indirizzo musicale della scuola (chitarre, violini, tastiere, clarinetti) ed altri suonati autonomamente dai ragazzi. Il risultato è una cangiante formazione in cui tutti gli esecutori cantano e suonano. Il repertorio prescelto – prevalentemente musica etnica – è rielaborato appositamente per questa unica formazione, prevedendo ampi margini di co-costruzione e di improvvisazione con le ragazze ed i ragazzi.
Concludono gli allievi della Scuola di Musica IL TEMPORALE APS di Bentivoglio e della Scuola di musica Mascagni di Medicina.
Gruppo “Ochitamb”
Hit the Road Jack (P. Mayfield)
Cicale (A. Testa, T. De Vita, S. Testi, F. Miseria)
Lemon Tree (P. Freundenthaler)
Respect (O. Redding).
Gruppo “SenzatempO”
Vois Sur Ton Chemin (B. Coulais)
The Addams Family (V. Mizzy)
Raindrops Keep Fallin’ on My Head (B. Bacharach).
Scuola di Ocarina “Vincenzino Grimaldi”
I ANNO
“I tamburi di Bobo” (L- Perini)
I ANNO E I ANNO AVANZATO
Baloons (trad.)
Lied (F. J. Haydn)
I ANNO AVANZATO
Minuetto (J. Ph. Rameau)
Oh susanna (trad.)
Fratello Sole e sorella Luna (R.Ortolani)
GRUPPO INTERMEDIO
Pavana d’Angleterre (sec. XVI)
Baionetta in canna (trad.)
Vitti ‘na crozza (F. Li Causi)
OcarinOrchestra – diretta dalla Prof.ssa Elide Melchioni
La tabacchiera – trad. Francia
Pastorale – trad. centro Italia
Amore mio non piangere – trad. Mondine
Ebola
Pizzica di San Paolo – trad. Lecce
Pata Pata – M. Makeba
Scuola di Musica IL TEMPORALE APS di Bentivoglio – diretti da Emiliano Bernagozzi
I love ocarina (V. Billi)
Magia in musica (R. Vinciguerra)
Giovanni’s March (E. Bernagozzi)
Il piccolo bersagliere (R. Vinciguerra)
Scuola di musica Mascagni di Medicina
Canto della coccinella
Sogno di Ifra
Danza del gatto
Una serata nella splendida cornice delle Torri dell’Acqua di Budrio, comune promotore del festival, per celebrare la rinascita di un grande evento: una manifestazione dedicata alla preziosa tradizione musicale e artigianale dell’ocarina, che dalla città natale Budrio, si è diffusa in tutto il mondo grazie all’opera di coraggiosi costruttori e avventurosi gruppi musicali, come il Gruppo Ocarinistico Budriese, protagonista del concerto.
L’ocarina a 10 fori fu inventata a Budrio nel 1853 da un ragazzo di nome Giuseppe Donati. Costruite cinque ocarine di dimensioni differenti, nel 1863 si formò il primo ensemble che in seguito, divenuto un settimino, si esibì per anni con successo nei maggiori teatri europei, proponendo nei suoi concerti brani originali e arrangiamenti di celebri arie tratte da opere liriche: il Gruppo Ocarinistico Budriese.
L’attuale GOB ha raccolto l’eredità musicale dei complessi ocarinistici sorti nel tempo a Budrio, con particolare riferimento a quelli degli anni ’20 e ’30 diretti da Alfredo Barattoni. Al nucleo originale del gruppo, formatosi nella Scuola d’ocarina di Budrio, si sono in seguito aggiunti musicisti di formazione classica. Alla inconfondibile sonorità pastorale, tipica di un insieme di ocarine, si è aggiunta negli ultimi anni quella di strumenti più classici in un repertorio per una o due ocarine (Solisti del G.O.B.). I Solisti del G.O.B. propongono infatti nei loro concerti brani in cui l’ocarina è accompagnata da pianoforte o da quartetto d’archi o da un’orchestra barocca.
Attivo da molti anni, il GOB ha effettuato oltre 1000 concerti in Italia e all’estero ed inciso vari CD e DVD. Tra gli impegni internazionali del G.O.B. figurano: tournées in Australia (1987, 1996, 2000); Cuba (1989), Argentina (1990), Cile (1990, 1999), Venezuela (1991) Stati Uniti (1994), Corea del Sud (2010, 2012, 2014), Cina (2014, con concerto nel prestigioso Teatro Nazionale – NCPA di Pechino) e Giappone (2014, 2015, 2018, 2019, 2023), oltre a numerosi concerti in Europa. Negli ultimi anni suoi concerti sono stati trasmessi da Radio3 (2014) RSI (Radio della Svizzera Italiana) (2014) e WDR (Germania) (2015). Nel 2019 ha partecipato al prestigioso Ravello Festival e nel 2020 si è esibito allo Sferisterio di Macerata per Musicultura. Nell’agosto 2024 è prevista la sua sesta tournée in Giappone.