L’iconica serata internazionale del Festival: un incontro di culture e suoni da tutto il mondo.
Il Teatro Consorziale di Budrio ospita un concerto straordinario, sei formazioni di ocarinisti provenienti da ben tre continenti, si esibiranno per celebrare la magia dell’ocarina.
Un’esperienza che intreccia tradizione e modernità, dando vita ad una fusione unica di suoni e melodie, storie e culture. Le diverse anime del mondo si incontrano attraverso questo strumento, filo conduttore di una serata che celebra la bellezza della diversità culturale e l’universalità della musica.
L’evento è un omaggio a Budrio e alla sua storia, un esempio di come una piccola città possa diventare un punto di riferimento culturale a livello mondiale.
Dopo il successo del 2024, tornano anche quest’anno al nostro Festival Internazionale dell’Ocarina.
Il duo formato da Shirai Asaka (cetra) e Nakahara Chisato (ocarina), originario di Hiroshima, da anni si esibisce in Giappone e all’estero, trasmettendo messaggi di pace attraverso la musica.
Il gruppo ha avuto l’opportunità di esibirsi più volte in Germania, tra cui ad Hannover in occasione del 40° anniversario dell’amicizia tra la città e Hiroshima, e a Francoforte.
Programma
La prima esibizione di due artiste, una suonatrice e un’istruttrice di ocarina, amiche da più di dieci anni.
Il brano, Sakura, è stato arrangiato appositamente per questa occasione da Nanako Yamashiro, in onore del meraviglioso, unico scenario dei ciliegi in fiore: note per rievocare la delicata cascata dei petali rosa pallido, una primavera giapponese rimasta immutata fin dai tempi antichi.
Programma
Goosaphone, conosciuta anche come Goose o semplicemente Kaitlyn, è una cosplayer e musicista originaria del Wisconsin, USA. Fa parte di Ocabanda, il settimino americano di ocarine fondato da David Erick Ramos, e suona l’ocarina in Do basso. Si esibisce principalmente in eventi musicali legati ai videogiochi, nelle sue performance integra il cosplay, adattandolo agli spettacoli.
Programma
Tre donne, ciascuna delle quali ha vinto premi in concorsi di musica tradizionale giapponese. Il trio si esibisce con l’intento di esprimere la purezza e la bellezza della figura di Aurora, e con la speranza che le melodie delle ocarine possano diffondere luce e gioia, come un raggio di vita che abbraccia la terra. Il nome del gruppo riflette questo spirito: “Aurora” dea dell’alba nella mitologia greca e “N” per Nagoya, la città di provenienza.
Programma
Per questa speciale performance, l’ocarinista Cyrille Mercadier si unisce all’Ensemble di clarinetti Denner.
Cyrille Mercadier inizia a suonare l’ocarina all’età di otto anni, quando un amico di suo padre gli regalò uno strumento realizzato da Mignani, a Budrio. Dopo trent’anni, un invito a esibirsi come solista lo porta a esplorare l’universo vivaldiano, con un modello speciale di ocarina in do-piccolo creato per lui da Olivier Gosselink. Da allora, Cyrille ha intrapreso numerose tournée internazionali, affiancando la sua carriera di clarinettista free-lance e tecnico riparatore di clarinetti a Parigi.
L’Ensemble Denner è composto da musicisti diplomati nei Conservatori francesi, membri o ex membri di prestigiose orchestre parigine come la Garde Républicaine e la Musique des Gardiens de la Paix. Con oltre 30 anni di esperienza come ensemble da camera, si esibiscono regolarmente con orchestre sinfoniche e continuano a coltivare un’intensa collaborazione musicale.
Programma
Formatosi nel maggio 2022 da Shiina Haruna e dai suoi studenti, il gruppo è composto da membri residenti in Giappone, in particolare a Sapporo ed Hokkaido, con un’età media di 40 anni. Il gruppo ha vinto il primo premio nella categoria ensemble alla 10ª (2023) e 11ª (2024) Japan Ocarina Competition, ottenendo il titolo per due anni consecutivi. Inoltre, ha conquistato il primo premio nella categoria ensemble alla 5ª (2024) Competition Internazionale Ocarina Rave online.
Programma
Certo!
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L’annuale appuntamento con il simbolo della tradizione ocarinistica mondiale, il Gruppo Ocarinistico Budriese, e la gioventù che incarna il futuro musicale italiano: l’Orchestra Giovanile BenTIVoglio
L’ocarina a 10 fori fu inventata a Budrio nel 1853 da un ragazzo di nome Giuseppe Donati. Costruite cinque ocarine di dimensioni differenti, nel 1863 si formò il primo ensemble che in seguito, divenuto un settimino, si esibì per anni con successo nei maggiori teatri europei, proponendo nei suoi concerti brani originali e arrangiamenti di celebri arie tratte da opere liriche: il Gruppo Ocarinistico Budriese.
L’attuale GOB ha raccolto l’eredità musicale dei complessi ocarinistici sorti nel tempo a Budrio, con particolare riferimento a quelli degli anni ’20 e ’30 diretti da Alfredo Barattoni. Al nucleo originale del gruppo, formatosi nella Scuola d’ocarina di Budrio, si sono in seguito aggiunti musicisti di formazione classica. Alla inconfondibile sonorità pastorale, tipica di un insieme di ocarine, si è aggiunta negli ultimi anni quella di strumenti più classici in un repertorio per una o due ocarine (Solisti del G.O.B.). I Solisti del G.O.B. propongono infatti nei loro concerti brani in cui l’ocarina è accompagnata da pianoforte o da quartetto d’archi o da un’orchestra barocca.
Attivo da molti anni, il GOB ha effettuato oltre 1000 concerti in Italia e all’estero ed inciso vari CD e DVD. Tra gli impegni internazionali del G.O.B. figurano: tournées in Australia (1987, 1996, 2000); Cuba (1989), Argentina (1990), Cile (1990, 1999), Venezuela (1991) Stati Uniti (1994), Corea del Sud (2010, 2012, 2014), Cina (2014, con concerto nel prestigioso Teatro Nazionale – NCPA di Pechino) e Giappone (2014, 2015, 2018, 2019, 2023), oltre a numerosi concerti in Europa. Negli ultimi anni suoi concerti sono stati trasmessi da Radio3 (2014) RSI (Radio della Svizzera Italiana) (2014) e WDR (Germania) (2015). Nel 2019 ha partecipato al prestigioso Ravello Festival e nel 2020 si è esibito allo Sferisterio di Macerata per Musicultura. Nell’agosto 2024 è prevista la sua sesta tournée in Giappone.
L’orchestra Sinfonica Giovanile nasce dall’esperienza pluriennale della scuola di Musica “Il Temporale” e del Festival internazionale di Musica da Camera, Castello di Bentivoglio. Al Laboratorio di Formazione Orchestrale, condotto dal direttore Emiliano Bernagozzi, prendono parte gli iscritti alla scuola di musica “Il Temporale” di Bentivoglio ed è aperto a ragazzi e ragazze , impegnati in studi musicali (sia privatamente che presso Istituzioni, Associazioni e Scuole di musica).
Oggi l’Orchestra Sinfonica Giovanile è formata da un organico di 40 elementi a partire dai 13 anni di età ed è già vincitrice nel 2016 del Concorso Internazionale “Rossini” Città di Pesaro. È già stata protagonista di una tournèe in Repubblica Ceca nel 2016 e di una tournée in Irpinia nel 2017 che si è conclusa con l’esecuzione del “Gloria” di Vivaldi presso la Reggia di Caserta.
GOB
Fotografie di Emiliano Bernagozzi
Goodnight Suite di Johachim Johov
ORCHESTRA GIOVANILE BENTIVOGLIO
Concerto in sol maggiore di Tomaso Albinoni, trascrizione per due ocarine e archi di Emiliano Bernagozzi. Ocarine soliste Emiliano Bernagozzi e Leonardo Carbone
Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone, ocarina solista Marco Venturuzzo
Mini Concertino di Daniel Hellbach, ocarina solista Giulio Boccaletti
Fantasia e variazioni sul Carnevale di Venezia di Emiliano Bernagozzi, ocarina solista Emiliano Bernagozzi
INSIEME
Shield the fading di Michael Barrera, orchestra d’archi e settimino di ocarine
Certo!
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Lorenzo Nadalin, in arte Godblesscomputers, e Fabio Galliani, la musica elettronica e l’ocarina.
Un incontro quanto mai inaspettato, ma colmo di sorprendenti armonie, tanto da incarnare lo spirito dell’ormai iconico Party del Festival dell’Ocarina.
Superare tutti gli schemi e ignorare i confini che in realtà esistono solo nelle nostre menti: Godblesscomputers e Fabio Galliani, anche stavolta, sono pronti a dimostrare quanto si può andare lontano semplicemente aprendosi a nuove possibilità.
Lo spettacolo, realizzato da Fondazione Entroterre grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna L. 2/2018, è una produzione della linea progettuale “Reboot”, nell’ambito di Ocarina Factory.
Posto unico non numerato
Intero online 10€
Intero in loco 15€
Ridotto online 8€
Ridotto in loco 12€
Soci FITeL, Arci e possessori di Card Cultura.
Under18 e residenti del Comune di Budrio
Per richiedere il biglietto ridotto, i residenti del Comune di Budrio e gli under18 devono compilare il form, cliccando qui
Persone con disabilità
Gli eventuali accompagnatori, previa documentazione, entrano gratuitamente.
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Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione Italiana e celebrando il trentennale della pubblicazione dello storico album collettivo ‘Materiale Resistente’ e il ventennale del disco d’oro ‘Appunti Partigiani’, i Modena City Ramblers giungono a Budrio con il progetto ‘Appunti Resistenti’, un tour che vedrà protagoniste le canzoni che nella sua ultra trentennale carriera la band ha dedicato al tema della lotta di Resistenza e ai valori dell’Antifascismo, oltre che quattro nuovi brani che rappresentano un nuovo capitolo del percorso artistico ispirato a queste tematiche, così legate all’identità dei “Ramblers”.
Non mancheranno, naturalmente, i ‘cavalli di battaglia’ che infiammano le platee d’Italia e non solo, ma il concerto sarà più che mai un gioioso e convinto evento musicale Resistente e Militante, con quei brani che, in questi tempi di preoccupante deriva sociale e politica, diventano ogni sera il canto di un solo Popolo che si riconosce nella Costituzione e nelle idee fondatrici della nostra Repubblica, perché vissuti in una sorta di laica comunione di orizzonti che cancella palco e distanze.
Le canzoni non possono che essere piccole tracce, poco più che appunti sonori di quel viaggio partito ancora prima del 1945, l’anno della Liberazione, un viaggio molte volte iniziato con scarpe rotte e il solo bagaglio di un grande Ideale, un viaggio che oggi si perpetua nella Democrazia grazie al sacrificio di tanti e la lotta di un Popolo. Canzoni come modesti atti di memoria, il cui valore artistico può essere opinabile, ma che appartengono alla cultura e alla tradizione, e il cui peso si è consolidato in un certo immaginario militante.
Porta con te la tua ocarina e suona Bella Ciao assieme ai Modena City Ramblers!
Non conosci le note? Scarica qui lo spartito!
Platea e Palchi di 1° ordine
Intero online 15€
Intero in loco 16€
Ridotto online 13,50€
Ridotto in loco 14,50€
Prima galleria
Intero online 13€
Intero in loco 14€
Ridotto online 12€
Ridotto in loco 12,50€
Seconda e terza galleria – palchi di 2° ordine
Intero online 11€
Intero in loco 12€
Ridotto online 10€
Ridotto in loco 11€
Soci FITeL, Arci e possessori di Card Cultura.
Under18 e residenti del Comune di Budrio
Per richiedere il biglietto ridotto, i residenti del Comune di Budrio e gli under18 devono compilare il form, cliccando qui
Persone con disabilità
Gli eventuali accompagnatori, previa documentazione, entrano gratuitamente.
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Testo di Giulio Cesare Croce
Riscrittura di Maurizio Garuti
Elio, voce narrante | Vincenzo Capezzuto, voce
Soqquadro Italiano
Luciano Orologi, fiati e arrangiamenti
Simone Vallerotonda, tiorba e chitarra barocca
Marco Forti, contrabbasso
Leonardo Ramadori, percussioni
Fabio Fiandrini, live electronics
Gruppo Ocarinistico Budriese
Leonardo Carbone
Fabio Galliani
Marco Venturuzzo
Emiliano Bernagozzi
Samuele Mantovani
Giovanni Gherardi
Alberto Ciarrocca
e con la partecipazione dell’attore Andrea Maffetti
Set-up e video: Cristina Spelti
Audio design: Corrado Cristina
Una riscrittura in chiave contemporanea dell’opera originale di Giulio Cesare Croce ad opera di Maurizio Garuti: una fiaba musicale in cui la tradizione musicale del Cinque-Seicento si sposa con la versatilità dell’ocarina dando forma a uno spettacolo storicamente informato, colorato dal sound di uno dei più abili ensemble crossover del panorama europeo, su cui si eleva la performance del mattatore, dal multiforme talento, ELIO, assieme a Vincenzo Capezzuto e Soqquadro Italiano, al Gruppo Ocarinistico Budriese e all’attore Andrea Maffetti.
Il risultato è uno spettacolo in cui lasciarsi travolgere, farsi commuovere dalle disavventure di Bertoldo e ridere – di lui e con lui – per l’ironia con cui le affronta.
Le avventure del popolano Bertoldo consegnano a una fama duratura il ritratto dell’uomo povero ma libero che, armato solo delle intuizioni di un’intelligenza guidata dal buon senso, riesce a evitare le trappole e gli inganni di un potere arbitrario e pretestuoso, fino a salvarsi da un’ingiusta condanna a morte.
Giulio Cesare Croce le raccontava accompagnandosi con la sua lira, nelle piazze e nelle corti italiane, offrendo svago e insegnamento ai presenti con la verve del suo linguaggio immediato e spontaneo e con una freschezza che ha saputo tramandare attraverso i secoli fino a noi. Maurizio Garuti ha saputo tradurre in una lingua fresca, viva e contemporanea, ambientando la narrazione, le vicissitudini, le malefatte e le gag dell’opera originaria a una sensibilità contemporanea e pop.
La colonna musicale del progetto alternerà canzoni, arie e danze dal repertorio profano e sacro del Cinque e Seicento, opportunamente rivisitate, con un occhio rivolto in particolare alla produzione degli autori bolognesi dell’epoca.
BERTOLDO IN SCENA
Istruzioni per l’uso
di Maurizio Garuti
“Le sottilissime astuzie di Bertoldo” è la più celebre e compatta delle tre novelle contenute in “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” di Giulio Cesare Croce (autore della terza è in realtà Tommaso Banchieri.)
È anche quella che più si presta a una messa in scena. Appare a tutto tondo l’eroe della saga (Bertoldo), e c’è una esile trama narrativa, anche se spesso il dialogo è “finto” e le battute sono puri pretesti per piazzare boutade, arguzie, bizzarrie.
Tuttavia, questo testo del 1606, senza un lieve restyling, forse mal si presterebbe a una lettura pubblica. Perché sono cambiati gli spettatori, è cambiata la lingua, sono cambiati i tempi narrativi, ecc.
Ho cercato di trarre da questa opera un testo godibile per il pubblico di oggi. Ciò senza tradire la lingua originaria del protagonista, snellendo il passaggio fra le scene, e rimarcando il contrasto fra Bertoldo e il Re: l’uomo comune e il potere, un contrasto sempre attuale: oggi come in tutti i tempi.
In concreto, per fare questa operazione ho utilizzato in larga misura il testo originario, eliminando le formulazioni più inattuali e qualche appesantimento nella narrazione, intervenendo con delicatezza sulla lingua, senza privarla dell’aura e del tono che la caratterizzano, in modo tale che uno spettatore di oggi possa capire il testo dalla prima all’ultima parola, e presumibilmente possa divertirsi.
Ho quindi asciugato la trama narrativa, evidenziandone i punti salienti e lievemente forzando alcuni passaggi, per tenere avvinto l’interesse dello spettatore. L’ultimo intervento è stato sulle battute: ne ho inserite alcune di mia invenzione (ma verosimilmente bertoldesche) per accentuare qualche situazione comica, e aggiunte altre non presenti nel Croce ma provenienti dal vasto repertorio novellistico-popolaresco-carnevalesco dal quale lo stesso Croce attingeva. Infine, ho eliminato battute e situazioni ormai troppo lontane dalla sensibilità moderna.
Come si diceva, il dialogo resta molto simile a un monologo.
Un solo attore può rendere con maggiore efficacia l’andamento del parlato fra i due protagonisti, dove Bertoldo è quasi sempre dominante, mentre l’altro svolge una parte quasi ancillare anche se è il Re.
Gli indovinelli, i trabocchetti, le invenzioni sono le risorse di sopravvivenza per il bifolco. E il testo diventa una prova di virtuosismo per un attore mattatore.
Maurizio Garuti
Lo spettacolo, realizzato da Fondazione Entroterre in collaborazione con ATER, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna L. 2/2018, è una produzione della linea progettuale “Reboot”, nell’ambito di Ocarina Factory.
Platea e Galleria
Intero online 30€
Intero in loco 32€
Ridotto online 27€
Ridotto in loco 29€
Soci FITeL, Arci e possessori di Card Cultura.
Under18
Per richiedere il biglietto ridotto compilare il form, cliccando qui
Persone con disabilità
Gli eventuali accompagnatori, previa documentazione, entrano gratuitamente.
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Testo di Giulio Cesare Croce
Riscrittura di Maurizio Garuti
Elio, voce narrante | Vincenzo Capezzuto, voce
Soqquadro Italiano
Luciano Orologi, fiati e arrangiamenti
Simone Vallerotonda, tiorba e chitarra barocca
Marco Forti, contrabbasso
Leonardo Ramadori, percussioni
Fabio Fiandrini, live electronics
Gruppo Ocarinistico Budriese
Leonardo Carbone
Fabio Galliani
Marco Venturuzzo
Emiliano Bernagozzi
Samuele Mantovani
Giovanni Gherardi
Alberto Ciarrocca
e con la partecipazione dell’attore Andrea Maffetti
Set-up e video: Cristina Spelti
Audio design: Corrado Cristina
Una riscrittura in chiave contemporanea dell’opera originale di Giulio Cesare Croce ad opera di Maurizio Garuti: una fiaba musicale in cui la tradizione musicale del Cinque-Seicento si sposa con la versatilità dell’ocarina dando forma a uno spettacolo storicamente informato, colorato dal sound di uno dei più abili ensemble crossover del panorama europeo, su cui si eleva la performance del mattatore, dal multiforme talento, ELIO, assieme a Vincenzo Capezzuto e Soqquadro Italiano, al Gruppo Ocarinistico Budriese e all’attore Andrea Maffetti.
Il risultato è uno spettacolo in cui lasciarsi travolgere, farsi commuovere dalle disavventure di Bertoldo e ridere – di lui e con lui – per l’ironia con cui le affronta.
Le avventure del popolano Bertoldo consegnano a una fama duratura il ritratto dell’uomo povero ma libero che, armato solo delle intuizioni di un’intelligenza guidata dal buon senso, riesce a evitare le trappole e gli inganni di un potere arbitrario e pretestuoso, fino a salvarsi da un’ingiusta condanna a morte.
Giulio Cesare Croce le raccontava accompagnandosi con la sua lira, nelle piazze e nelle corti italiane, offrendo svago e insegnamento ai presenti con la verve del suo linguaggio immediato e spontaneo e con una freschezza che ha saputo tramandare attraverso i secoli fino a noi. Maurizio Garuti ha saputo tradurre in una lingua fresca, viva e contemporanea, ambientando la narrazione, le vicissitudini, le malefatte e le gag dell’opera originaria a una sensibilità contemporanea e pop.
La colonna musicale del progetto alternerà canzoni, arie e danze dal repertorio profano e sacro del Cinque e Seicento, opportunamente rivisitate, con un occhio rivolto in particolare alla produzione degli autori bolognesi dell’epoca.
BERTOLDO IN SCENA
Istruzioni per l’uso
di Maurizio Garuti
“Le sottilissime astuzie di Bertoldo” è la più celebre e compatta delle tre novelle contenute in “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” di Giulio Cesare Croce (autore della terza è in realtà Tommaso Banchieri.)
È anche quella che più si presta a una messa in scena. Appare a tutto tondo l’eroe della saga (Bertoldo), e c’è una esile trama narrativa, anche se spesso il dialogo è “finto” e le battute sono puri pretesti per piazzare boutade, arguzie, bizzarrie.
Tuttavia, questo testo del 1606, senza un lieve restyling, forse mal si presterebbe a una lettura pubblica. Perché sono cambiati gli spettatori, è cambiata la lingua, sono cambiati i tempi narrativi, ecc.
Ho cercato di trarre da questa opera un testo godibile per il pubblico di oggi. Ciò senza tradire la lingua originaria del protagonista, snellendo il passaggio fra le scene, e rimarcando il contrasto fra Bertoldo e il Re: l’uomo comune e il potere, un contrasto sempre attuale: oggi come in tutti i tempi.
In concreto, per fare questa operazione ho utilizzato in larga misura il testo originario, eliminando le formulazioni più inattuali e qualche appesantimento nella narrazione, intervenendo con delicatezza sulla lingua, senza privarla dell’aura e del tono che la caratterizzano, in modo tale che uno spettatore di oggi possa capire il testo dalla prima all’ultima parola, e presumibilmente possa divertirsi.
Ho quindi asciugato la trama narrativa, evidenziandone i punti salienti e lievemente forzando alcuni passaggi, per tenere avvinto l’interesse dello spettatore. L’ultimo intervento è stato sulle battute: ne ho inserite alcune di mia invenzione (ma verosimilmente bertoldesche) per accentuare qualche situazione comica, e aggiunte altre non presenti nel Croce ma provenienti dal vasto repertorio novellistico-popolaresco-carnevalesco dal quale lo stesso Croce attingeva. Infine, ho eliminato battute e situazioni ormai troppo lontane dalla sensibilità moderna.
Come si diceva, il dialogo resta molto simile a un monologo.
Un solo attore può rendere con maggiore efficacia l’andamento del parlato fra i due protagonisti, dove Bertoldo è quasi sempre dominante, mentre l’altro svolge una parte quasi ancillare anche se è il Re.
Gli indovinelli, i trabocchetti, le invenzioni sono le risorse di sopravvivenza per il bifolco. E il testo diventa una prova di virtuosismo per un attore mattatore.
Maurizio Garuti
Lo spettacolo, realizzato da Fondazione Entroterre in collaborazione con ATER, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna L. 2/2018, è una produzione della linea progettuale “Reboot”, nell’ambito di Ocarina Factory.
Platea e Palchi di 1° ordine
Intero online 33€
Intero in loco 35€
Ridotto online 30€
Ridotto in loco 32€
Prima galleria
Intero online 29€
Intero in loco 31€
Ridotto online 26€
Ridotto in loco 28€
Seconda e terza galleria – palchi di 2° ordine
Intero online 25€
Intero in loco 27€
Ridotto online 22€
Ridotto in loco 23€
Soci FITeL, Arci e possessori di Card Cultura.
Under18 e residenti del Comune di Budrio
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Persone con disabilità
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Una serata nella splendida cornice delle Torri dell’Acqua di Budrio, comune promotore del festival, per celebrare la rinascita di un grande evento: una manifestazione dedicata alla preziosa tradizione musicale e artigianale dell’ocarina, che dalla città natale Budrio, si è diffusa in tutto il mondo grazie all’opera di coraggiosi costruttori e avventurosi gruppi musicali, come il Gruppo Ocarinistico Budriese, protagonista del concerto.
L’ocarina a 10 fori fu inventata a Budrio nel 1853 da un ragazzo di nome Giuseppe Donati. Costruite cinque ocarine di dimensioni differenti, nel 1863 si formò il primo ensemble che in seguito, divenuto un settimino, si esibì per anni con successo nei maggiori teatri europei, proponendo nei suoi concerti brani originali e arrangiamenti di celebri arie tratte da opere liriche: il Gruppo Ocarinistico Budriese.
L’attuale GOB ha raccolto l’eredità musicale dei complessi ocarinistici sorti nel tempo a Budrio, con particolare riferimento a quelli degli anni ’20 e ’30 diretti da Alfredo Barattoni. Al nucleo originale del gruppo, formatosi nella Scuola d’ocarina di Budrio, si sono in seguito aggiunti musicisti di formazione classica. Alla inconfondibile sonorità pastorale, tipica di un insieme di ocarine, si è aggiunta negli ultimi anni quella di strumenti più classici in un repertorio per una o due ocarine (Solisti del G.O.B.). I Solisti del G.O.B. propongono infatti nei loro concerti brani in cui l’ocarina è accompagnata da pianoforte o da quartetto d’archi o da un’orchestra barocca.
Attivo da molti anni, il GOB ha effettuato oltre 1000 concerti in Italia e all’estero ed inciso vari CD e DVD. Tra gli impegni internazionali del G.O.B. figurano: tournées in Australia (1987, 1996, 2000); Cuba (1989), Argentina (1990), Cile (1990, 1999), Venezuela (1991) Stati Uniti (1994), Corea del Sud (2010, 2012, 2014), Cina (2014, con concerto nel prestigioso Teatro Nazionale – NCPA di Pechino) e Giappone (2014, 2015, 2018, 2019, 2023), oltre a numerosi concerti in Europa. Negli ultimi anni suoi concerti sono stati trasmessi da Radio3 (2014) RSI (Radio della Svizzera Italiana) (2014) e WDR (Germania) (2015). Nel 2019 ha partecipato al prestigioso Ravello Festival e nel 2020 si è esibito allo Sferisterio di Macerata per Musicultura. Nell’agosto 2024 è prevista la sua sesta tournée in Giappone.
Gli allievi di Emiliano Bernagozzi
– Samuele Mantovani – “Preludio e Allemanda” dal Concerto per Oboe di Arcangelo Corelli
– Alice Blundo – brano popolare irlandese “The Dark island”
– Valentina Gnudi – “French Dance” di Marin Marais
– Alice Soverini – “Latin” di Daniel Hellbach
– Leonardo Carbone – “Gavotta e Giga” dal Concerto per Oboe di Arcangelo Corelli
– Giovanni Gherardi – “Il gallo e la gallina” di Giampiero Lucchini
I solisti del GOB
Emiliano Bernagozzi, Fabio Galliani: ocarine
Matteo Forlani: pianoforte
– “Tarantella napoletana” Tradizionale
– “Nuovo Cinema Paradiso” di E. Morricone
– “Rumba” di M. McLean
– “Yeah” di D. Hellbach
– “Flusso fantastico” di M. Forlani
– “Libertango” di A. Piazzolla
CTS Ocarina Orchestra
– ”Hallelujah” dal Messiah di George F. Händel
– “Holo Arirang” canzone tradizionale coreana
– You raise me up di Josh Gorban
– Make this faith even stronger
L’ocarina a 10 fori fu inventata a Budrio nel 1853 da un ragazzo di nome Giuseppe Donati. Costruite cinque ocarine di dimensioni differenti, nel 1863 si formò il primo ensemble che in seguito, divenuto un settimino, si esibì per anni con successo nei maggiori teatri europei, proponendo nei suoi concerti brani originali e arrangiamenti di celebri arie tratte da opere liriche: il Gruppo Ocarinistico Budriese.
L’attuale GOB ha raccolto l’eredità musicale dei complessi ocarinistici sorti nel tempo a Budrio, con particolare riferimento a quelli degli anni ’20 e ’30 diretti da Alfredo Barattoni. Al nucleo originale del gruppo, formatosi nella Scuola d’ocarina di Budrio, si sono in seguito aggiunti musicisti di formazione classica. Alla inconfondibile sonorità pastorale, tipica di un insieme di ocarine, si è aggiunta negli ultimi anni quella di strumenti più classici in un repertorio per una o due ocarine (Solisti del G.O.B.). I Solisti del G.O.B. propongono infatti nei loro concerti brani in cui l’ocarina è accompagnata da pianoforte o da quartetto d’archi o da un’orchestra barocca.
Attivo da molti anni, il GOB ha effettuato oltre 1000 concerti in Italia e all’estero ed inciso vari CD e DVD. Tra gli impegni internazionali del G.O.B. figurano: tournées in Australia (1987, 1996, 2000); Cuba (1989), Argentina (1990), Cile (1990, 1999), Venezuela (1991) Stati Uniti (1994), Corea del Sud (2010, 2012, 2014), Cina (2014, con concerto nel prestigioso Teatro Nazionale – NCPA di Pechino) e Giappone (2014, 2015, 2018, 2019, 2023), oltre a numerosi concerti in Europa. Negli ultimi anni suoi concerti sono stati trasmessi da Radio3 (2014) RSI (Radio della Svizzera Italiana) (2014) e WDR (Germania) (2015). Nel 2019 ha partecipato al prestigioso Ravello Festival e nel 2020 si è esibito allo Sferisterio di Macerata per Musicultura. Nell’agosto 2024 è prevista la sua sesta tournée in Giappone.
G. Rossini – Cavatina di Figaro dal Barbiere di Siviglia
G. Verdi – Marcia trionfale dall’Aida
AA VV – Napolincanto
A. Piazzolla – Piazzolla Suite
E. Morricone – Nuovo Cinema Paradiso
D. Bruneck – Take Five
J. Hisaishi – Ghibli Suite
L’orchestra Sinfonica Giovanile nasce dall’esperienza pluriennale della scuola di Musica “Il Temporale” e del Festival internazionale di Musica da Camera, Castello di Bentivoglio. Al Laboratorio di Formazione Orchestrale, condotto dal direttore Emiliano Bernagozzi, prendono parte gli iscritti alla scuola di musica “Il Temporale” di Bentivoglio ed è aperto a ragazzi e ragazze , impegnati in studi musicali (sia privatamente che presso Istituzioni, Associazioni e Scuole di musica).
Oggi l’Orchestra Sinfonica Giovanile è formata da un organico di 40 elementi a partire dai 13 anni di età ed è già vincitrice nel 2016 del Concorso Internazionale “Rossini” Città di Pesaro. È già stata protagonista di una tournèe in Repubblica Ceca nel 2016 e di una tournée in Irpinia nel 2017 che si è conclusa con l’esecuzione del “Gloria” di Vivaldi presso la Reggia di Caserta.
Corelli / Barbirolli – Concerto per oboe e orchestra arr. per ocarina e archi di Emiliano Bernagozzi
Preludio-Allemanda-Sarabanda-Gavotta-Giga,
Ocarina solista Giulio Boccaletti
Antonio Vivaldi – Concerto in la minore RV462 arr. per ocarina e orchestra di Emiliano Bernagozzi
Allegro-Adagio-Allegro
Ocarina solista Emiliano Bernagozzi
Daniel Hellbach – Koncert for Ocarina
Allegro-Andante-Vivo
Ocarina solista Ayako Yamada (Vincitrice Ocarina Rave Competition 2023)
Per i prenotati al concerto, sarà possibile gustare un brunch a tema ocarina all’hamburgeria & birreria Butcher’s 8 con uno speciale sconto del 10%. Disponibile solo per il pranzo del 13 aprile mostrando la prenotazione Eventbrite.
Ingresso con tessera Arci, ArciGay, UISP.
È possibile farla direttamente al locale od online cliccando qui, al costo di 10€.